GoodNotes

Una nuova concezione dei PDF

Categoria: PDF e appunti 
Aggiornamento: 2017-09-19
Stato della guida: Da aggiornare

Intro

L'iPad, senza GoodNotes, non sarebbe la stessa cosa! Questo è il mio giudizio in merito!
Questa app è a dir poco fondamentale, ha infinite applicazioni (perdonate il gioco di parole) ed è probabilmente quella che uso di più in assoluto. Il suo prezzo è variato molto nel tempo ed ora costa circa 8€, ma sono soldi molto ben spesi che, a mio avviso, se volete prendere appunti di materie scientifiche, dovete mettere in conto di spendere - anche perché, in ogni caso, tutte le altre app di questo genere non sono più economiche! Vediamone quindi le caratteristiche.
Avete presente quello che potete fare con qualche quaderno ad anelli, un numero di fogli illimitato e un paio di portapenne pieni di ogni tipo di strumento per scrivere e disegnare? Bene, GoodNotes offre ancora di più di tutto ciò!

Funzioni di base

L'organizzazione dei file è abbastanza comoda: si possono creare delle categorie definite Master all'interno delle quali si creano delle altre categorie semplici (come fossero cartelle e sottocartelle) e vi è il Cestino, dove i file eliminati restano in attesa di una nostra eliminazione definitiva (a differenza di quanto visto per altre app, non è automatica dopo un certo numero di giorni). Chiaramente, una volta create le categorie, esse possono essere rinominate od eliminate. Una volta stabilita l'organizzazione che ci fa comodo, passiamo alla creazione dei file: essi possono essere importati (da un cloud o tramite la funzione Apri in… di altre app), oppure creati direttamente all'interno di GoodNotes stessa. Nel caso dell'importazione, è raccomandabile che il file in questione sia in formato PDF, tuttavia, al bisogno, GoodNotes è in grado di convertire in PDF un gran numero di formati di file (Office in primis) al momento dell'importazione stessa (talvolta però, se l'impaginazione è complicata, il risultato non è perfetto). Una volta importato il file, si potranno utilizzare tutti gli strumenti di GoodNotes su tale PDF che, di fatto, funge da "sfondo" su cui aggiungere testi, commenti, sottolineature, forme e disegni. Inoltre vi è la possibilità di selezionare il testo ed evidenziarlo, così, in modo più preciso che tramite la penna; tuttavia ritengo più macchinoso questo processo, pertanto opto quasi sempre per l'uso dell'evidenziatore a penna: in tal caso torna molto utile un'altra funzione di quest'app, ossia quella che raddrizza automaticamente le linee tracciate da noi (a prescindere dallo strumento usato) - o meglio, le riconduce a forme geometriche di ogni tipo. Se, invece, vogliamo creare un file "da zero" basta cliccare l'apposita icona e selezionare la copertina (facoltativa - se non presente viene generata un'anteprima della prima pagina del file per farne le veci) ed il formato di fogli desiderato: a questo proposito, faccio presente che GoodNotes, oltre ad offrire un assortimento abbastanza buono di modelli, permette di importare (con gli stessi metodi descritti in precedenza) file PDF che fungano da modelli personalizzati, quindi ci si può sbizzarrire.

Piccola parentesi

Apro una piccola parentesi con una considerazione molto personale: chissà che qualcuno non la trovi interessante!
Dunque, a parte quando si tratta di slide, tutti i file che usiamo abitualmente sono composti da pagine con orientamento verticale: per qualche anno anche io ho predisposto così i file che creavo appositamente per prendere appunti, tuttavia, ultimamente, ho iniziato ad utilizzare solo fogli in orizzontale e devo dire che mi sto trovando molto bene. Infatti, soprattutto per le materie scientifiche (ossia la maggioranza di quelle studiate con GoodNotes), risulta comodo avere un foglio più largo, dove poter scrivere su una stessa riga un'equazione lunga, o aggiungere commenti (o immagini e disegni chiarificatori) sul lato destro, oppure, ancora, mettere a confronto formule o funzioni o altro in parallelo con criteri di analogia o contrapposizione. Inoltre, dal momento che, per prendere appunti, generalmente è più comodo usare l'iPad in modalità landscape, i fogli orizzontali riempiono meglio lo schermo e permetto, quindi, di scrivere e studiare senza bisogno di effettuare uno zoom e mantenendo, così, la visione d'insieme della pagina. Concludendo - consiglio molto personale - provateci un paio di volte e stabilite se preferite i tradizionali fogli verticali (più comodi certamente per un quaderno fisico che porta con sé intrinseche limitazioni) o quelli in orizzontale (forse più adatti al mondo digitale).

Si comincia

Dopo aver importato o creato il nostro file, per modificarlo, questa app ci mette a disposizione vari tool. In primis, una penna (che possiamo definire come stilografica o a sfera: l'effetto cambia di conseguenza esattamente come ci aspettiamo), con un ricco assortimento di spessori e colori: questi ultimi diventano pressoché infiniti dal momento che possiamo aggiungerne di personali inserendo il corrispettivo codice esadecimale; poi troviamo un evidenziatore (che, per l'appunto, evidenzia senza essere coprente) per il quale vale il medesimo discorso degli spessori e dei colori; poi una gomma (che può avere tre dimensioni) , con la possibilità di usarla per cancellare porzioni nel dettaglio o intere righe (se tracciate senza staccare la penna) ed un lazzo per selezionare qualunque oggetto aggiunto da noi (si può anche stabilire se utilizzarlo selettivamente per catturare solo testo, immagini o scritte a mano o una combinazione di questi tre tipi di elementi) di cui vogliamo modificare dimensione, posizione e colore; infine vi è un'icona per disattivare le modifiche in modo da non rischiare di aggiungere scarabocchi involontari mentre si sfogliano le pagine per studiare. In aggiunta agli strumenti descritti, come già accennato, vi è poi il tool per geometrizzare ogni forma tracciata (applicabile a penna ed evidenziatore): questo torna molto utile sia per evidenziare tracciando linee rette, sia per disegnare rapidi grafici o persino schizzi di disegni tecnici; ovviamente, quando questa funzione è attiva, viene annullato l'effetto della stilografica e le righe risultano pertanto molto nitide e precise. Infine vi è un altro strumento la cui utilità è indiscutibile: il box di scrittura; si tratta, banalmente, di una funzione che, se attiva, mostra una porzione di foglio a cui viene applicato un certo zoom all'interno, per l'appunto, di un box posto in basso: questo serve a facilitare la scrittura rapida con la penna, in quanto permette di scrivere più grande e con maggior precisione senza occupare realmente così tanto spazio nel foglio. Inoltre, questo box, è dotato della funzione di avanzamento automatico: pertanto quando arriviamo a scrivere oltre alla metà di esso, ci viene mostrato un riquadro azzurro sulla sinistra che ci permette di spostarci lateralmente a destra semplicemente ricominciando a scrivere nella porzione azzurra nella sinistra del box. Infine, sul bordo superiore di tale box (che può essere ridimensionato e, volendo, spostato verticalmente) sono replicati i comandi principali che servono "al volo" mentre prendiamo appunti: 3 colori tra cui scegliere, la gomma, due pulsanti per determinare i margini del foglio (il box quando va a capo automaticamente si allinea a partire da tali margini), i due tasti "undo"-"redo" (per annullare e ripetere le ultime operazioni - sono presenti anche nella barra in alto a destra) ed i tasti per "forzare" manualmente l'avanzamento, la retrocessione e il passaggio di riga del box.

Oltre a quanto detto, vi è poi la possibilità - mediante apposito pulsante in alto a sinistra - di visualizzare un'anteprima delle pagine del file, modificarne l'ordine, ruotarle, cancellarle e duplicarle: il tutto con pochi "tap"; e, infine, quella di inserire nuove pagine, segnalibri, elementi (quali caselle di testo "iper-personalizzabili" e immagini - che tornano spesso molto utili come approfondimento) ed addirittura nuovi file da importare e fondere con quello in uso grazie al tasto dedicato, anch'esso posto in alto a sinistra. Vi è poi un altro e più rapido modo di inserire una nuova pagina: dall'ultima pagina del documento basta "tirare" il foglio verso sinistra e, rilasciandolo, viene generata una nuova pagina con lo stesso modello di quella in uso; si tratta di una funzione estremamente comoda quando si ha fretta nel prendere appunti!

Più nel dettaglio

Ora abbiamo analizzato le funzioni più "semplici", e possiamo passare alla presentazione delle caratteristiche più peculiari di GoodNotes.
Una tra le funzioni che amo di più di quest'app è la possibilità di ricercare porzioni di testo all'interno dei nostri documenti, sia che esso sia parte del PDF che abbiamo importato, sia che l'abbiamo aggiunto noi come casella di testo e sia che l'abbiamo scritto a mano libera con la nostra penna! Questa è davvero una funzione di un'utilità senza eguali, specialmente se consideriamo che i nostri file di appunti vengano magari di qualche centinaio di pagine! Cioè, vi rendete conto di questo è comodo?! E non è finita qui: infatti, GoodNotes effettua questa sorta di scansione OCR e, al momento dell'esportazione del file come semplice PDF (per essere consultato anche tramite altri dispositivi che non supportano GoodNotes), essa rimane valida, consentendo quindi ricercare il testo scritto a mano da noi anche tramite programmi per computer! Semplicemente splendido! Per altro, grazie alla medesima tecnologia, possiamo selezionare col lazzo il testo scritto a mano e convertirlo con un sol tocco in testo scritto a tastiera. Un'altra funzione veramente comoda (e introdotta solo di recente) è la possibilità di aprire più file contemporaneamente (che appaiono in tab separati come si trattasse di pagine web in un browser) e switchare da uno all'altro con un tocco per consultarli e modificarli rapidamente.
Vi è poi da mettere in evidenza l'uso, da parte dell'app, di una grafica vettoriale che permette di avere linee nitide e "perfette" anche applicando un elevato zoom alla pagina.
Un'altra caratteristica molto interessante di GoodNotes è poi quella di supportare completamente e sfruttare al meglio un elevato numero di penne per iPad di diverse marche: delle penne parleremo nello specifico nell'ultima sezione.
Infine, ma di enorme importanza, è la funzione di sincronizzazione e backup dei file: è pressoché perfetta! Nello specifico, GoodNotes permette simultaneamente, la sincronizzazione dei file tra le app su iPad, iPhone e Mac (sì, vi è anche una companion app per Mac che funge da visualizzatore e organizzatore dei file) basata su iCloud ed un backup automatico dei singoli file (in formato PDF o .goodnotes - preferibile perché rieditabile da GoodNotes se importato nuovamente in futuro) in un cloud a nostra scelta; va precisato che mediante quella su iCloud, essendo una sincronizzazione, i file eliminati da un qualunque dispositivo vanno persi, mentre con il backup su altro cloud questo non accade: permane l'ultima copia "backuppata" fin tanto che non la si elimina manualmente dalla directory in cui viene salvata. Ovviamente, oltre a ciò, si possono esportare singolarmente i file in uno dei due formati citati.In conclusione, non trovate anche voi questa app irrinunciabile?!
Al momento della scoperta di GoodNotes e della vista delle infinite possibilità che mi spalancavano sotto le dita, rimasi quasi incredulo del fatto che, all'improvviso, la mia vita di studente stesse per cambiare così radicalmente! Le penne scariche, le matite senza punta, i fogli che scarseggiano, il disordine tra gli appunti, le pagine mancanti o perse, le cancellature, le sbavature, le aggiunte di commenti in posti impensabili (e illeggibili) e i chili e chili di quaderni (e libri e dizionari) stavano per diventare solo un ricordo! Avete idea della comodità di disporre di tutti i vostri appunti di tutte le discipline su un solo iPad, invece che sparsi in una decina di quaderni? E se poi li sincronizzate con iCloud sul vostro iPhone allora significa averli davvero sempre con sé, in tasca, a portata di mano! Fu una rivoluzione copernicana, una rivoluzione che ha cambiato per sempre il mio modo di concepire lo studio! A tutti i vantaggi già visti, si aggiunge poi quello di poter integrare, con pochi "tap", un'infinità di sapere, di approfondimenti e chiarimenti provenienti dalle fonti più disparate, a partire ovviamente dal web e dalla scansione degli appunti altrui (effettuata direttamente con la fotocamera dell'iPad e app specifiche che tratterò in seguito)! E poi poter inserire immagini scaricate "di qua o di là" per rendere, ad esempio, la spiegazione della struttura del mitocondrio molto più semplice; immagini, magari, anche migliori di quelle presenti nel vostro libro di testo. E, ancora, poter tenere tutti gli appunti ordinati e facilmente trovabili grazie ai segnalibri che possono costituire, di fatto, un vero indice! Infine, anche i libri cartacei possono diventare quasi superflui: magari non tutti, ma in parte sì!

Usi inaspettati

Se siete studenti universitari è più semplice, perché molti libri di molte discipline si trovano anche in formato PDF (più o meno legalmente). Se, al contrario, non lo siete, le cose si fanno più complicate; ma spesso si trova una soluzione, almeno parziale, anche a ciò. Per esempio, se vi servono dei testi di letteratura è facile che siano presenti in rete come PDF (ad esempio su Liber Liber); tuttavia, spesso, troviamo PDF non editabili, per cui, una volta modificati da GoodNotes ed esportati, quello che risulta sono semplicemente i nostri appunti su uno sfondo bianco. Se vi doveste trovare in una tale situazione c'è una soluzione, anche se non molto "elegante" (applicabile se il numero di pagine interessato non è elevatissimo, diversamente diventa un po' lungo): essendo un PDF protetto non potete modificarlo in alcun modo senza conoscere la password (neppure, ovviamente, con potenti software per computer come Adobe Acrobat Pro DC), tuttavia nessuno vi impedisce di effettuare dei semplicissimi screenshot (in generale sull’Pad basta premere contemporaneamente il tasto Power e quello Home - ossia quello di accensione e quello per uscire dalle app - ma tramite GoodNotes si può fare in modo molto più rapido con la funzione Esporta, scegliendo come formato Immagine) delle pagine di vostro interesse e trasformarle successivamente in file PDF con tanto di scansione OCR (si può fare con apposite app per iPad come Scanner Pro che tratterò in seguito, oppure con programmi per computer, come il già citato Acrobat Pro DC). Questo stesso discorso è applicabile ogni qualvolta possiate visualizzare il file sul vostro dispositivo, ma non possiate modificarlo direttamente, come, per fare un altro esempio, capita con file non "downloadabili", ma solo consultabili online. Quindi, invece di utilizzare il file protetto, in pratica se ne genera uno nuovo non protetto, senza bisogno forzare alcuna password, ma semplicemente sfruttando al meglio i leciti strumenti a nostra disposizione (infatti la visualizzazione del file originale era consentita). Ad ogni modo, il risultato non si può definire certo "professionale", però tutto sommato è "meglio che niente"! 

Infine, un altro modo "diverso" di utilizzare GoodNotes, anch'esso spesso di grande aiuto, è sfruttarne le caratteristiche viste per modificare il testo originale di un PDF (senza chiaramente trasformalo in un file Office): sì, nella sezione Appunti battuti a tastiera e note ho affermato che sia praticamente impossibile, consideratane la difficoltà; ed ufficialmente su GoodNotes non è proprio possibile nulla del genere; tuttavia, anche in questo caso c'è un piccolo escamotage per aggirare il problema. Mi spiego meglio: per modificare realmente il testo di un file PDF si potrebbero utilizzare appositi strumenti per computer (tutt'altro che economici), come il più volte citato Adobe Acrobat Pro DC (permette sia la modifica diretta del testo nel PDF, sia la conversione in un formato Office per la modifica di quest'ultimo); sull'iPad, però, non mi risulta esista nessun programma in grado di fare ciò, ma GoodNotes consente (indirettamente) qualche piccola modifica. Infatti vi basta creare una casella di testo, posizionarla sopra la zona di testo da sostituire, impostare il colore di fondo del documento originale a tale casella e i medesimi font, dimensioni e colori del testo originale: a questo punto non vi resta che scrivere il testo sostitutivo in tale box. Il risultato sarà che il box colorato coprirà il testo originale e lascerà vedere solo quello modificato da voi. Ad ogni modo, però, se il file così modificato verrà aperto con Acrobat Pro DC si potrà individuare la casella di testo nascosta e si potrà "portarla alla luce" (mentre ciò non accade se la modifica viene effettuata direttamente sul testo originale con Acrobat Pro DC); ma, d'altronde, non si può pretendere di meglio da un iPad (per ora) e, se non si sa dell'avvenuta modifica, è pressoché impossibile che venga scoperta. Inoltre, per un software che costa 8€ e gira su un dispositivo mobile non è affatto male, considerando che Adobe Acrobat Pro DC costa più di 680€ (o in abbonamento da 18€ al mese - non ci credete: ecco il link) e necessità di un computer "decente" per poter funzionare a dovere. 

Dunque, alla luce di tutto ciò, non solo lo suggerisco, ma vi invito vivamente a provare questa app straordinaria! 

Aggiornamento 01

GoodNotes si conferma una delle migliori e più utili app presenti sull'App Store; come tale, ovviamente, è sempre aggiornata e permette di sfruttare appieno le potenzialità degli ultimi iPad e delle più recenti versioni di iOS: dunque ieri, poco prima che iOS 11 venga rilasciato ufficialmente, è stato rilasciato un aggiornamento per aggiungere il supporto al Drag & Drop di iOS 11! Semplicemente splendido!
Colgo l'occasione per una precisazione riguardante quanto detto nell'ultimo paragrafo della recensione sovrastante. Da qualche tempo (come indicato nell'apposita pagina), PDF Expert permette di modificare realmente il testo e le immagini presenti in un PDF (in modo simile ad Adobe Acrobat Pro DC), cosa che GoodNotes, come visto, non permette di fare; tuttavia, se non vogliamo spendere altri soldi per questa funzione specifica di PDF Expert, resta valido l'escamotage proposto per aggirare questo limite di GoodNotes e ottenere ugualmente buoni risultati (anche se meno "professionali").