Proposte di Adonit

Le prime pro

Dispositivi: Tutti gli iPad
Aggiornamento: 2016-08-16
Stato della guida: Da aggiornare

Intro

L'Adonit è una delle aziende che per prime ha iniziato a proporre delle penne per iPad piuttosto avanzate, ben prima che Apple rilasciasse la sua Pencil: le sue top di gamma sono ancora molto valide, anche se non penso possa essere davvero una rivale dell'Apple Pencil.

Adonit Pixel (ex Jot Touch)

Si tratta, in pratica, della nuova generazione dell'Adonit Jot Touch con PixelPoint technology (quella che, in più di un'occasione, ho citato in altre sezioni): quest'ultima, infatti, è stata sostituita dalla Pixel e rimane disponibile nella sezione Saldi. (Avranno cambiato radicalmente il nome per via del fatto che, considerando tutte le altre Adonit Jot Touch con disk tip, si iniziava a fare una gran confusione? Poco importa, in sostanza sono la stessa penna.)Personalmente uso da diverso tempo la Jot Touch con PixelPoint technology e ne sono veramente soddisfatto. Dal momento che entrambe le penne presentano le stesse caratteristiche e funzioni e, considerando che le uniche differenze tra la Touch e la Pixel sono la punta più sottile di 1,28mm, una sensazione più simile all'attrito della carta durante l'utilizzo di quest'ultima (due aspetti che non possono che migliorare ulteriormente la resa di questa penna) e piccole migliorie generali (quattro ore di autonomia in più, mezz'ora in meno per la ricarica e dimensioni lievemente differenti), esprimerò i miei giudizi in merito alla Jot Touch considerandoli validi in buona sostanza anche per la Pixel.Iniziamo col dire che, se abbiamo provato l'Apple Pencil e vorremmo qualcosa di analogo per un iPad che non sia Pro, forse, restiamo un po' delusi; il paragone non regge, soprattutto per il disegno. Diversamente, soprattutto se pensiamo di usarla per prendere appunti e fare qualche disegno (non troppo professionale) penso sia una delle soluzioni migliori. Infatti, è dotata di tutto quello che ci occorre e anche di più. Prevede la connessione Bluetooth per garantire alcune funzioni avanzate, come il palm-rejection (che permette di scrivere mantenendo appoggiato il palmo sullo schermo senza macchiare il foglio), ma, differentemente dalla Apple Pencil, presenta due tasti che, oltre a servire per l'accensione e lo spegnimento, sono associati alle funzioni undo-redo; inoltre, a seconda delle applicazioni, questi tasti possono essere programmati affinché svolgano altre funzioni specifiche (in molte app di disegno, ad esempio, possono essere utilizzati per selezionare determinati strumenti, quali gomma, pennelli e così via..). Un'altra caratteristica interessante e persino "eccessiva" se non si pensa ad un uso professionale, è la capacità di gestire addirittura 2048 livelli di pressione, come le tavolette grafiche professionali; come detto per l'Apple Pencil, questa caratteristica è comunque utile per far risultare più naturale e familiare la scrittura degli appunti.

Infine, la durata della batteria è notevole: 15 ore di utilizzo effettivo per la Pixel, 11 per la Jot Touch, e un mese di standby, a fronte di un'ora di ricarica per la Pixel e un'ora e mezza per la Jot Touch. Inoltre, una caratteristica molto comoda di queste due penne è che non necessitano di essere spente manualmente: dopo un certo periodo di inutilizzo entrano automaticamente in modalità standby: inizialmente ero scettico a riguardo, ma ho riscontrato che, contrariamente a quanto temessi, funziona molto bene.In conclusione, benché ufficialmente costi 80$, in Italia è probabilmente più semplice e, forse, più conveniente comprare la Pixel tramite Amazon (soprattutto per via di Prime) per evitare tempi di consegna molto dilatati, costi di spedizione e di dogana. Volendo si può acquistare, sempre su Amazon, anche la Jot Touch, ma la differenza di prezzo (almeno per ora) è irrisoria, pertanto consiglio la Pixel.

Adonit: altri stilo

Ho appena terminato di parlare della Pixel, che, attualmente è il top di gamma dell'Adonit: tuttavia vi sono altre penne prodotte dalla medesima Azienda, con caratteristiche gradualmente inferiori e più adatte ad un uso meno specifico o se, semplicemente, non si vuole rischiare di far cadere una penna da 100€ mentre ci si alza dal banco.

Escludendo la Pixel, tra queste quelle proposte, ovviamente, la migliore per noi è la Dash, in quanto presenta anch'essa una punta molto fine e precisa; tuttavia, benché necessiti di un'alimentazione a batterie (ricaricabili) per funzionare, questa penna non dispone della connessione Bluetooth, pertanto difetta dei relativi vantaggi, come il palm-rejection ed i tasti undo-redo, e non supporta i livelli di pressione. Tuttavia, per prendere appunti penso vada più che bene; si trova su Amazon a prezzi variabili tra i 40€ e i 50€.

Invece, a mio parere (avendola provata qualche volta), il genere di penne con la punta a disco (disc tip) non è estremamente comodo, pertanto non mi soffermo ulteriormente.

Infine, la Mark (appena 10-12€ su Amazon), è la versione più semplice: nessuna connessione, nessuna batteria; solamente una punta di una particolare mescola di gomma dichiarata "durevole". È molto simile alle proposte di tante altre aziende, in primis la Wacom che fu la prima a produrre penne "serie" di questo stampo.