Pages (facente parte della suite denominata iWork insieme a Numbers e Keynote) è l'applicazione proposta da Apple per gestire documenti di testo: è l'equivalente di Microsoft Word, ma fra i due programmi vi sono molte differenze che analizzeremo nello sviluppo di questa pagina. Iniziamo con una bella notizia: Apple mette a disposizione Pages sui nuovi iPad in modo del tutto gratuito, senza limitazioni. Verrebbe da pensare che, avendo comprato un hardware il cui prezzo può anche superare i 1000€, sarebbe ragionevole avere accesso gratuito alle app Apple fondamentali; tuttavia non è così scontato: infatti fino a qualche anno fa le cose erano diverse e il costo di Pages era di 10€! Ma ora chiudiamo le premesse e iniziamo col vederne il funzionamento.
Se siete già abituati ad usare la versione per Mac troverete superflua questa prima parte di presentazione, ma se non l'avete mai usata prima e siete abituati al mondo Windows magari vi può essere d'aiuto. Appena apriamo l'applicazione, dopo averla installata dall'App Store, visualizziamo una schermata come quella sottostante, che ci chiede se utilizzare o meno iCloud. Di fronte a questo bivio, per me, la scelta non si pone neppure: consiglio assolutamente di abilitare la sincronizzazione con iCloud (nella sezione dedicata al cloud storage tratterò nel dettaglio i vantaggi di iCloud e la differenza con altri servizi simili; per adesso fidatevi)! Successivamente, dopo un paio di "tap", arriverete su una schermata analoga a questa (la cartella che compare qui, e che voi non vedrete, è stata creata precedentemente da me). Qui si nota la prima grande differenza con Word: Pages si presenta come un file manager per i suoi file, senza appoggiarsi direttamente a servizi cloud esterni; mi spiego meglio: possiamo organizzare comodamente i file all'interno di Pages come usassimo una cartella del computer e tale organizzazione verrà salvata da iCloud. Quindi possiamo creare file e cartelle e disporli a nostro piacimento (ordinandoli per data o per nome: basta trascinare la pagina principale verso il basso e selezionare l'opzione desiderata in alto). Per la creazione di un nuovo file basta cliccare su Crea documento o sul + in alto a sinistra. Nel secondo caso, dopo averli impostati come vedremo, potremo scegliere anche di importare un file già esistente da un cloud storage esterno. Iniziamo ora col creare un nuovo file: ci si presenta questa schermata con i vari modelli predisposti da Apple: non sono moltissimi e, personalmente, non li adoro, ma voi divertitevi a provarli e vedere quali vi ispirano. Altrimenti utilizzate il documento Vuoto.
Ecco il nostro primo documento! In alto, al centro, si nota il nome del file: Vuoto; lo modificheremo (semplicemente toccandolo) una volta tornati alla schermata principale tramite il tasto Documenti in alto a sinistra.
Come potete vedere dall'immagine sottostante, la tastiera presenta alcuni comandi rapidi molto utili: partendo da sinistra troviamo il tabulatore, il selettore per i font, quello per la dimensione dei caratteri e, scorrendo verso il basso, per la scelta tra grassetto (B), corsivo (I) e sottolineato (U), quello per l'allineamento del testo e infine quello per le varie interruzioni (pagina, colonna e riga) e le note (a piè pagina o di commento). In alto a destra, invece, troviamo una chiave inglese che ci permette di accedere alla ricerca all'interno del documento, al rilevamento delle modifiche, alle impostazioni del documento, dell'applicazione (con righello, guide, correzione ortografica e così via), la possibilità di aggiungere una password al documento (potremo tenerla attiva solo sugli altri dispositivi o anche su quello in uso) e quella di stampare il file direttamente dall'iPad via Wi-Fi (se disponiamo di una stampante compatibile con AirPrint).
Sempre in alto visualizziamo poi un pennello, che ci permette di modificare tutte le impostazioni grafiche del testo, ed un + che ci fornisce la possibilità di inserire tabelle, grafici (anche in 3D, molto ad effetto), forme e media (sia immagini che video, caricati direttamente all'interno del file!). Infine troviamo l'icona di condivisione con la possibilità di esportare il file in un'altra applicazione (Apri in…), di inviarne una copia (ad esempio per email o tramite Telegram) o di condividerlo tramite iCloud, in modo che si possa collaborare in più persone sul medesimo documento, anche contemporaneamente.
Uscendo dal documento ritroviamo poi la stessa icona per la condivisione appena vista, con in più la possibilità di spostare il documento in un servizio di cloud storage e non tenerlo in locale. Poi l'opzione Modifica per duplicare o cancellare i file che selezioniamo e persino per vederne le versioni precedenti.
Per creare cartelle basta invece tenere il dito su un file fin tanto che questo inizia a "vibrare" (come per spostare le app nella Home dell'iPad) e spostarlo su un altro file per creare la suddetta cartella - che ovviamente rinomineremo a nostro piacimento. Vi è ancora una cosa di fondamentale importanza da sottolineare: Pages supporta la funzione Split View! E questa è una grande comodità: potete, ad esempio, tenere aperto Pages su una porzione di schermo (metà o due terzi) e sull'altra l'app nativa Note in cui avete segnato le idee per quel tema che vi accingete a scrivere; oppure Safari per controllare le informazioni per la vostra ricerca; oppure ancora l'app Foto dove trovate le immagini da copiare nel vostro documento (operazione più rapida che inserirle tramite l'icona + di cui abbiamo visto il funzionamento in precedenza).
Infine vorrei precisare che Pages sull'iPad è molto comodo se si usa un Mac come computer di supporto (tanto più se con la sincronizzazione iCloud attiva), dal momento che su Windows tale applicazione non è disponibile se non nella pagina web di iCloud in versione online, ovviamente più limitata rispetto all'app completa per Mac.
Tuttavia, se si pensa di modificare i propri file principalmente dall'iPad, Pages è una soluzione più che valida!
Bene, ora abbiamo visto le principali funzioni di Pages; ma quali sono le differenze sostanziali con Microsoft Word? Quale è più comodo e in quali situazioni?A queste domande cercherò di rispondere al meglio dopo aver trattato anche l'applicazione di Microsoft.
Durante la presentazione dell'iPhone 7 (avvenuta mercoledì 07/09), Apple ha annunciato l'arrivo di una nuova funzione per l'intera suite iWork: la collaborazione in tempo reale su ogni tipo di documento della suite. Tale funzione sarà disponibile sia nelle app per iOS, sia in quelle per Mac, sia nella versione web (utilizzabile, pertanto, anche da computer con sistema operativo differente dal
MacOS).
Subito dopo il rilascio di iOS 11, Apple ha aggiornato anche la suite iWork: cosa cambia? Tutto! O meglio, in realtà, se si considera l'utilizzo dell'app una volta che si è aperto un file, sembra (quasi) tutto come prima - Apple tempo fa aveva già rilasciato alcuni aggiornamenti che avevano migliorato parecchio l'utilizzo di Pages, introducendo tante novità interessanti che spiegherò in seguito.
Ma andiamo con ordine. Iniziamo con aprire l'app: quello che vediamo è, a mio avviso, un po' spiazzante; ci aspettiamo Pages, ma troviamo sostanzialmente File!
E non si tratta solo di differenze di interfaccia grafica, ma proprio "di sostanza". Mi spiego, invece di vedere la schermata a cui siamo abituati da sempre su iOS (quella presentata anche da me all'inizio di questa pagina), ora troviamo un'interfaccia del tutto identica a quella dell'app Apple File, tranne che per una cosa: qualunque sia la Posizione che scegliamo (tra quelle rappresentate da app interamente integrate in File - date una rapida occhiata all'articolo dedicato a ciò se avete dubbi su quello che intendo dire con questa affermazione) abbiamo la possibilità di creare un nuovo file di Pages, direttamente in quella posizione. Quindi ora i nuovi file non vengono creati automaticamente nella cartella Pages di iCloud Drive, ma siamo noi a dover scegliere la loro posizione. Ciò significa due cose: da un lato una maggior libertà e semplicità nella gestione dei file (ad esempio per salvare un file in Box non è più necessario esportarlo in un secondo momento, ma si può creare nel percorso desiderato fin dall'inizio - oppure lo si può salvare in iCloud Drive e trascinarlo nella posizione Box da Pages stesso, facendone così una copia di backup); dall'altro, però, significa un poco di "disordine" in più. Ossia, uno degli aspetti da sempre un po' discussi di iOS era proprio questa sua peculiarità: tenere separati i file delle varie app all'interno di esse, cosicché tutto fosse esattamente dove doveva essere; al sicuro - date uno sguardo a questo articolo per maggiori dettagli. Questo ha sempre distinto iOS da altri sistemi operativi mobile e anche dallo stesso MacOS: questo aggiornamento della suite iWork cambia (almeno in parte) le cose per la prima volta in dieci anni. Ma dunque, è una novità positiva o no? Innanzitutto è una novità a cui bisogna abituarsi: ora come ora è presto per dare un vero giudizio. La tendenza degli ultimi anni, specialmente con l'avvento dell'iPad Pro, è quello di pensare e utilizzare l'iPad sempre più come "sostituto" del Mac/PC, e in questo senso sicuramente è una cosa positiva (per approfondire potete leggere le considerazioni generali riguardo l'iPad e la gestione dei file). Infatti, questa nuova versione di Pages ricorda molto il programma per Mac: anch'esso, appena avviato, apre una finestra nel Finder chiedendo di scegliere un file o crearne uno (specificandone la posizione); tuttavia, la versione desktop, di default, propone la cartella del programma (sincronizzata con iCloud) per svolgere queste operazioni (e questo vale per la maggior parte dei programmi per Mac che supportano la sincronizzazione con iCloud) mentre sull'iPad questo non avviene e ci troviamo nella cartella generica di iCloud Drive (alle successive riaperture ci troveremo nell'ultima cartella usata dall'app). Quindi se avete molte cartelle in iCloud Drive, ci vorrà qualche secondo in più rispetto a prima per ritrovare i file che eravamo abituati a vederci comparire ordinati e pronti all'uso appena aperta l'app: ovviamente non è un dramma, ma tutto subito forse è un po' straniante. Comunque, se volete continuare a creare rapidamente i file nella cartella di iCloud Drive specifica di Pages (anche se meno utile che in passato), una semplice soluzione è quella di aggiungere quest'ultima ai preferiti della barra laterale. Ad ogni modo, come dicevo, è ancora presto per una valutazione completa; poi chissà: magari questa novità sarà accolta con favore da tutti gli utenti e si continuerà ad andare sempre più verso questo tipo di apertura, oppure, al contrario, sarà aspramente criticata dall'utenza e magari Apple prenderà in considerazione l'ipotesi di tornare sui suoi passi. Una cosa è certa: questo aggiornamento spiazzerà molti utilizzatori di Pages (me per primo) e può rappresentare una "svolta epocale" per l'iPad (un po' come sta facendo l'app File).
Ma ora passiamo alle altre novità introdotte in Pages con gli aggiornamenti degli ultimi mesi. Innanzitutto preciso che sono solo aggiunte nuove funzioni ma non sono sostanzialmente variate quelle presenti in precedenza, pertanto tutto quanto detto in questa guida resta valido (eccetto per quanto riguarda la gestione dei file, che ho appena trattato all'inizio di questo secondo aggiornamento dell'articolo). Dunque, appena aperto un documento, sembra quasi tutto invariato: ora però, cercandole, troveremo nuove comode funzioni. Come prima cosa notiamo che abbiamo la possibilità (tramite l'icona in alto a sinistra) di tenere aperta una barra laterale con le miniature delle pagine: sembra una cosa da nulla, ma a volte fa molto comodo per spostarsi rapidamente all'interno di un documento di un considerevole numero di pagine. Poi, la sezione dedicata alla scelta dello stile del paragrafo e tutto ciò che riguarda la formattazione del testo cambia un po' veste, ma le funzioni restano invariate. Più interessante, invece, è l'aggiunta dei segnalibri: finalmente si possono inserire comodi segnalibri all'interno dei documenti, peccato che però non vengano mantenuti durante l'esportazione come PDF (il che ne riduce drasticamente l'utilità) - la speranza è che in futuro sia colmata questa mancanza!
Altre novità, poi, sono quelle legate a ciò che si può inserire in un documento: in particolare i simboli e le caselle di testo. Infatti, oltre alle forme base che già conosciamo, ci sono svariate nuove categorie di figure (tutte vettoriali e create da "professionisti", dichiara Apple): ve ne sono veramente "per tutti i gusti". Una cosa molto interessante è che, essendo gruppi di elementi vettoriali (come visto) costituiti dall'unione di forme più semplici, si possono dividere (almeno in parte) e modificare a nostro piacimento; inoltre, si possono combinare più forme in vari modi e sono disponibili diverse opzioni di allineamento reciproco. Certo, niente a che vedere con programmi e app di grafica (come ad esempio Graphic), ma può comunque tornare utile inserire forme di questo genere in un documento o in una presentazione (pensando a Keynote, che ha goduto di analoghi aggiornamenti).
Oltre a ciò, sempre restando in un ambito relativamente vicino a quello della grafica, le caselle di testo acquisiscono una nuova e comodissima funzione: ora possono essere collegate per creare thread che inizino con una casella e continuino nelle successive; al ridimensionamento delle caselle o all'aggiunta di testo, quest'ultimo slitterà automaticamente da una casella all'altra! Inoltre, troviamo la possibilità di inserire equazioni con la notazione LaTeX e MathML (un'aggiunta molto interessante). Infine ci sono altre piccole novità, come nuove opzioni per la correzione automatica (più "smart" che in passato) e la possibilità di rispondere ai commenti, così da collaborare in modo più semplice e produttivo.
In conclusione, preciso che l'ultimo aggiornamento ha portato anche in Pages il Drag & Drop di iOS 11: ottima e comodissima funzione, specialmente per aggiungere testo e immagini dal web o da altri documenti.
Da qualche anno a questa parte Apple sta investendo molto nella suite iWork per iOS, con particolare attenzione al mondo dell'istruzione. Infatti, con gli aggiornamenti rilasciati nel corso dell'ultimo anno ora Pages risulta uno strumento molto più completo, quasi "perfetto" per la vita dello studente. Oltre a ciò, sono comunque state aggiunte alcune altre caratteristiche un poco "pro" che possono tornarci utili. Molte di queste novità le possiamo scorgere non appena clicchiamo sul consueto pulsante "+" in alto a destra in un documento Pages: una delle cose che salta subito all'occhio è la possibilità di inserire gallerie immagini; benché non si tratti di una funzione estremamente utile nel quotidiano, resta comunque unica nel suo genere e molto carina per arricchire e personalizzare i nostri file.
Invece, altre funzioni decisamente più utili per lo studio sono la possibilità (tramite il medesimo pannello) di aggiungere disegni, Smart Notes e registrazioni audio (su queste ultime non mi dilungo perché sono molto semplici e intuitive da usare). Infatti, da qualche tempo Pages supporta l'utilizzo dell'Apple Pencil (e di penne tradizionali per tablet, senza Bluetooth) e questo risulta un salto di qualità davvero notevole. Tutto subito (complici gli strumenti simili che compaiono a video e l'uso dell'Apple Pencil) può sembrare che la funzione di disegno e di Smart Notes siano molto simili e quasi intercambiabili, cosa che in realtà non è assolutamente vera.
La funzione di disegno permette di aggiungere delle "tele virtuali", ossia delle porzioni delimitate di documento in cui inserire dei disegni per l'appunto: esse si comporteranno in tutto e per tutto come immagini, andando ad "interrompere" il testo o venendo "circondate" da esso, a seconda della loro dimensione e disposizione (e delle proprietà del testo stesso). Si tratta certamente di una funzione molto utile in determinate circostanze, ma, a mio avviso, Pages non è ancora in grado di offrire la libertà e comodità di app come GoodNotes per quel che riguarda gli appunti di materie che richiedono di scrivere principalmente a mano libera con una penna (come quelle scientifiche, per intenderci).
Le Smart Notes, invece, penso siano una delle novità più utili e gradite degli ultimi anni. Come concezione non si discostano molto dalle analoghe note che Word per iPad introdusse già parecchio tempo fa (e che risultano, per certi versi, una via di mezzo tra i disegni e le Smart Notes di Pages), tuttavia sono decisamente più efficienti. In pratica, sono l'equivalente di quelle che sarebbero le nostre sottolineature ed aggiunte a matita su una pagina di appunti presi a mano; però sono "smart"! Cioè, una volta che abbiamo una pagina di appunti scritta su Pages possiamo aggiungere sottolineature, evidenziazioni, piccoli schizzi e disegni (come frecce o altri elementi per mettere in risalto parole e concetti), ma la cosa veramente bella è che tutti questi segni verranno "legati" alle parole (che risultano riquadrate di azzurro per una frazione di secondo) a cui sono riferiti e se modificheremo la posizione di quelle parole (o frasi) le note si sposteranno ed adatteranno di conseguenza. Forse detto così sembra poco, ma al contrario è una cosa splendida, sia perché risulta veramente utile per noi, sia perché dimostra un grande impegno da parte di Apple per sviluppare strumenti sempre più utili allo studio (infatti l'Azienda pubblicizza queste funzioni esplicitando che sono pensate proprio per gli studenti). Ciliegina sulla torna, infine, è il fatto che questi elementi aggiunti a penna dall'iPad si spostano e adattano al testo anche quando questo viene modificato da Pages per Mac. Riprendendo il paragone con Word, la grossa differenza è che i disegni aggiunti dall'iPad in quest'ultimo, come evidenziato nel relativo articolo, non sono vincolati al testo e non sono del tutto supportati dalla versione desktop del programma.
Chiuso questo primo capitolo più strettamente legato all'ambito scolastico, presento le altre novità interessanti aggiunte di recente: modalità presentatore, evidenziazione condizionale nelle tabelle, modelli (con o senza pagine mastro modificabili). Sulla prima non mi soffermo molto: si tratta semplicemente di una modalità particolare, adatta alla lettura, in cui Pages è in grado di mostrarci il testo di un documento. Come si intuisce dal nome, è pensata nel caso ci serva avere un testo o una traccia di aiuto durante un discorso pubblico e per questa ragione Pages farà apparire il testo con un font molto grande, eliminando ogni elemento di distrazione (come immagini ecc.), e, se lo vogliamo, ci farà scorrere il testo automaticamente a velocità variabile in funzione delle nostre esigenze.
L'evidenziazione condizionale nelle tabelle, invece, è una funzione analoga a quella di programmi come Excel che consente di variare le proprietà di singole celle (colore di fondo, colore del testo, stile del testo e così via) in funzione del fatto che il contenuto della cella stessa soddisfi determinate condizione. Questa funzione è attivabile molto semplicemente dal pannello Cella, dove sono presenti tutte le sue proprietà. Riporto di seguito un esempio, molto banale, che mostra qualche possibilità di utilizzo di questa funzione; come si può vedere, le condizioni da soddisfare cambiano ovviamente in funzione del tipo di contenuto della cella (cioè ad esempio che si tratti di valori numerico o di testo ecc.) e ve ne sono di vario genere a seconda delle nostre esigenze.
Infine, l'ultima novità che tratto in questo aggiornamento è un qualcosa di un po' più "avanzato" e non è detto che sentiate la necessità di sfruttarla: si tratta della possibilità di aggiungere modelli personalizzati (che compariranno al fondo di quelli proposti da Pages), dotati persino di pagina mastro modificabili direttamente dall'iPad. Ma andiamo con ordine: Pages per iOS, fin dagli albori, ha sempre disposto di una galleria in cui trovare modelli preimpostati adatti a varie situazioni, tuttavia ora le possibilità a nostra disposizione sono decisamente maggiori. Infatti, ora alcuni di quei modelli godono di pagine mastro modificabili, ossia di pagine con un layout preimpostato ma modificabile dall'utente in base alle proprie esigenze in modo da aver un documento con impostazione delle pagine sempre coerente e uniforme. Inoltre, si possono anche aggiungere pagine mastro ulteriori rispetto a quelle fornite, semplicemente duplicandone una e modificandola. Tutto quanto detto finora è possibile direttamente sull'iPad, tuttavia, manca la possibilità di creare un modello del tutto nostro o di salvare come modello personale uno di quelli standard successivamente modificato. Una soluzione rudimentale ma efficace è quella di salvare uno di questi modelli di default customizzati come un file di Pages da duplicare ogni qualvolta sia necessario creare un documento con quelle impostazioni. Ad ogni modo, se si dispone di un Mac, diventa tutto più semplice: da Pages per MacOS si può creare un modello da zero semplicemente aprendo un documento vuoto e salvandolo come modello; inoltre si possono trasformare le pagine di questo modello in pagine mastro con pochi click e, una volta aggiunto il modello a quelli di Pages, ci si ritrova tutto pronto (e modificabile) sull'iPad. A dire il vero non so con certezza perché Apple abbia scelto di non permettere la creazione e i salvataggi di nuovi modelli dall'iPad, ma potrebbe essere legato al fatto che, in fin dei conti, chi necessita di questo genere di funzioni molto probabilmente dispone anche di un Mac da cui svolgere questa operazione con estrema semplicità - sono caratteristiche un po' più "pro" come si diceva all'inizio, e probabilmente non utili nella vita di tutti i giorni. Un'altra cosa non ben chiara e direi persino un po' frustrante è, come si è visto, la scelta di rendere solo alcuni modelli preimpostati modificabili; in linea di massima sono dotati di pagine mastro modificabili i modelli delle categorie libri orizzontali, biglietti da visita, poster, brochure ed alcuni volantini e cartoline invito. Un piccolo trucco per capire al volo se il modello che abbiamo scelto è dotato di pagine mastro modificabili è quello di selezionarlo e attenderne l'apertura: se viene mostrata automaticamente la colonna sulla sinistra del foglio dove si possono vedere le miniature delle pagine allora esse sono mastro modificabili. A questo proposito segnalo un altro paio di novità comode: la prima è la possibilità di mantenere sempre visibile la suddetta colonna con le miniature delle pagine, la seconda è quella di poter visualizzare due pagine affiancate all'interno del documento; entrambe sono accessibili toccando l'icona a fianco della scritta "Documenti" in alto a sinistra.
In conclusione, per quel che riguarda i modelli, segnalo ancora che creando un modello da zero su Pages per MacOS si possono definire degli stili di testo del tutto personali che saranno quindi utilizzabili anche nei documenti sull'iPad selezionando tale modello; tuttavia, a differenza di quanto avviene in Word per iPad, se si usano font non presenti nativamente nell'iPad essi non potranno essere scaricati e pertanto saranno sostituiti di default con l'Helvetica. Inoltre, se si apportano delle modifiche agli stili del modello dall'iPad (comparirà una scritta "Aggiorna" a fianco del nome dello stile usato per una parola alla quale sono state successivamente conferite proprietà differenti da quelle dello stile), le modifiche resteranno salvate solo nel documento appena creato e non nel file di modello di Pages che resterà pertanto invariato - ciò vale sia per i modelli personali, sia per quelli preimpostati proposti da Pages.
Per concludere, segnalo una recentissima funzione (arrivata grazie ad iOS 12), ossia il supporto ai comandi rapidi di Siri: in pratica si può "insegnare" a Siri delle frasi associandole a determinate azioni e, in questo caso, si può ad esempio richiedere a Siri di aprire Pages e creare un nuovo documento basato sul modello personale "Modello con pagine mastro" semplicemente dicendo la frase codificata "Nuovo mod. mastro" (senza dover fare null'altro). Inoltre, da un anno a questa parte è possibile servirsi di Siri anche scrivendo le richieste all'assistente virtuale (invece di dettargliele), cosa che in aula risulta vincente: questa funzione si trova nelle impostazioni dell'Accessibilità dell'iPad con la voce di "Scrivi a Siri".